Sword Coast Adventurer’s Guide

Ritorno alla foresta grigia

“Cos’è questo odore?” Si chiede Artio.

Alle sue spalle brilla il fuoco del piccolo bivacco nel quale gli avventurieri hanno trovato riparo per la notte, di fronte a lei si estende la sagoma indistinta di una grande vallata immersa nella foschia notturna.

“Cos’è questo olezzo che nemmeno il gelo della notte riesce ad allontanare dalle mie narici?”

Prende un profondo respiro e assapora l’aria nel fondo del palato, come ha imparato a fare molti anni fa, dividendola nei suoi sapori fondamentali.
Odore di fumo e di legna umida. Il puzzo acre di capelli strinati e di carne che brucia.
Odore di umidità e di putrido marciume.

“Non ho memoria di questi odori nella mia amata foresta, la terra che avevo imparato a chiamare casa. Ma è passato molto tempo da quando ce la siamo lasciati alle spalle.”

“Mi sembra di sentire un sussurro lontano, come di qualcuno che cerchi di parlare senza farsi sentire.”

“Non è Baru, che dorme profondamente al mio fianco e non è nemmeno Naimi, la mia scontrosa guardiana.”

“Non riconosco questa voce, ne riesco a distinguerne le parole, ciononostante mi sembra di averla già udita in un passato distante, anche se tutte le persone che conosco sono qui, intorno a me.”

Le altre persone a cui tenevo sono morte ed è per questo che è questa voce, sconosciuta eppur familiare, è la cosa che più mi spaventa di questo nostro ritorno alla foresta grigia.”

“Ma si può davvero tornare ai luoghi dei nostri ricordi quando di questi non restano altro che rovine e desolazione?”

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